Donazioni alle ETS: più deducibilità, ma anche sanzioni più severe
Cambiano le regole per le donazioni alle ETS e alle associazioni di promozione sociale. Con il nuovo decreto competitività, approvato dal Consiglio dei Ministri, entrano in vigore importanti novità: maggiore convenienza fiscale per i donatori e obblighi più stringenti per gli enti beneficiari. Tuttavia, aumentano anche le sanzioni per le violazioni.
Le novità principali: cosa cambia per le donazioni
Il decreto semplifica e amplia la deducibilità delle donazioni. Si abbandona il sistema precedente, in cui le persone fisiche potevano beneficiare solo di detrazioni e le persone giuridiche di deduzioni con limiti ristretti, per passare a un’unica modalità più generosa e uniforme:
- Prima della riforma, le persone fisiche potevano detrarre il 19% su un massimo di 2.065,83 euro, mentre le persone giuridiche avevano una deducibilità limitata al 2% del reddito d’impresa dichiarato.
- Dopo la riforma, sia persone fisiche che giuridiche possono dedurre fino al 10% del reddito, con un tetto massimo di 70.000 euro annui.
Ad esempio, un contribuente con un reddito di 700.000 euro potrà dedurre fino al massimo consentito di 70.000 euro. Tuttavia, per redditi superiori, il limite resta invariato.
Obblighi per le ETS beneficiarie
Con il nuovo sistema, le ETS (Enti del Terzo Settore) che ricevono donazioni dovranno garantire maggiore trasparenza:
- Sarà obbligatoria una contabilità chiara e dettagliata, che riporti dati economici e patrimoniali.
- Gli amministratori delle ETS risponderanno in solido con i donatori, nel caso in cui l’ente non soddisfi i requisiti per essere considerato ETS, esponendo il donatore a sanzioni e recuperi fiscali.
Sanzioni: tolleranza zero per le violazioni
La riforma introduce un regime sanzionatorio molto più severo per chi cerca di abusare delle deduzioni:
- Prima della riforma, le sanzioni variavano dal 100% al 200% dell’imposta non versata.
- Dopo la riforma, il range si alza al 200%-400%, ovvero da 2 a 4 volte l’importo non pagato.
Un esempio concreto: se una deduzione indebita è esposta nella dichiarazione dei redditi, la sanzione applicata sarà almeno il doppio dell’imposta evasa.
Soglie e Limiti
Aspetto | Prima della riforma | Dopo la riforma |
Massimo deducibile | Varia in base al tipo di contribuente: limite del 2% (giuridiche) o 2.065,83€ (fisiche) | 70.000€ per tutti, indipendentemente dal tipo di contribuente |
Redditi elevati | Deduzione limitata da percentuali basse o importi fissi | Tetto massimo 10% del reddito con limite massimo di 70.000€ |
Vantaggi e svantaggi della riforma
La riforma offre numerosi vantaggi, ma comporta anche alcuni svantaggi, specialmente per chi non rispetta le regole:
Vantaggi
- Più vantaggi fiscali: La deducibilità più alta incentiva le donazioni, favorendo chi vuole sostenere il Terzo Settore.
- Uniformità semplificata: Regole uguali per persone fisiche e giuridiche rendono il sistema più chiaro e accessibile.
- Maggiore trasparenza: Gli obblighi per le ETS garantiscono una gestione più responsabile delle donazioni.
Svantaggi
- Sanzioni pesanti: Chi commette errori o abusi rischia multe molto più alte rispetto al passato.
- Maggiori oneri per le ETS: Gli enti beneficiari dovranno affrontare procedure amministrative più complesse.
Cosa cambia: lo schema del prima e dopo
Deducibilità e detraibilità
Aspetto | Prima della riforma | Dopo la riforma |
Persone fisiche | Detrazione del 19% su un massimo di 2.065,83€ | Deducibilità fino al 10% del reddito, con un tetto massimo di 70.000€ |
Persone giuridiche | Deducibilità fino al 2% del reddito d’impresa dichiarato | Deducibilità uniforme: fino al 10% del reddito, massimo 70.000€ |
Un nuovo equilibrio tra incentivi e controlli
La riforma delle donazioni alle ETS rappresenta un importante passo avanti per promuovere la cultura del dono e supportare il Terzo Settore. Tuttavia, richiede maggiore attenzione da parte di donatori ed enti, chiamati a operare con trasparenza e rigore.
Se da un lato il sistema premia la generosità con vantaggi fiscali più ampi, dall’altro penalizza severamente chi tenta di abusarne. Un cambiamento che, nel complesso, mira a rendere più equo e sostenibile il rapporto tra cittadini, imprese e solidarietà.