7 febbraio – Se telefonando

Il problema non è il mezzo, ma come lo si usa. Siamo praticamente dipendenti dai nostri telefoni cellulari. Abbiamo nel palmo di una mano tutta l'informazione del mondo, non sappiamo come filtrarla. Viviamo imbottiti di nozioni, lobotomizzati da uno schermo. Impariamo 1 milione di cose nuove al secondo e ce le dimentichiamo

6 febbraio – Raccontati una storia

SPOILER ALERT: i contenuti del diario di oggi possono riportare informazioni riguardanti la situazione Covid africana, chi non avesse alcuna voglia di sentir parlare ancora di misure di contenimento, per evitare di peggiorare il proprio umore, può tranquillamente saltare l'incipit e intraprendere la lettura dalla "SECONDA VERSIONE".   PRIMA VERSIONE Siamo tutti

5 febbraio – Pena e Panico

Marcel mi ha detto che sarebbe arrivato tra le 7 e le 8. A che ora pensate che io abbia puntato la sveglia? Vi sbagliate. L'ho puntata alle 6.30 perché ci tengo ad essere presentabile e non voglio accogliere l'infermiere come un lazzaro appena uscito dal sepolcro. Oppure potremmo anche dire che

24 gennaio – Abbaiare alla luna

Ho atteso la mezzanotte per poter avere connessione e rassicurare il mondo occidentale sul mio perfetto stato di salute. Ho puntato la sveglia alle 6 nella speranza di farmi una doccia mattutina. Niente acqua. Ritorno a letto e alle 6.30 mi sento bussare alla porta. "Manassè? Che ci fa qui?" Mi ha

23 gennaio – Dolce far niente

Nonostante la mia intenzione fosse quella di dormire fino minimo alle 8, ho dato gas ai motori verso le 6.40 del mattino. Non ho impegni fino alle 11.30, posso giocarmela con astuzia. Prima di tutto colazione spartana e bucato! Approfittare del fatto che c'è acqua è sempre una bella mossa. Dopodiché potrei serenamente

16 gennaio – Bagagli culinari

Ho passato una notte travagliata. Alle 22 sono andato a letto puntando la sveglia alle 24. Sì, perché a mezzanotte mi si riattivano i giga a disposizione e posso mandare notizie della mia sopravvivenza alla "famigghia". Quest'ultima ha diritto e dovere di sospirare nostalgicamente la lontananza del primogenito, se non lo facesse

31 dicembre – Tu quoque frigo

Ci siamo lasciati con me sulle scale della veranda che mi inebrio di aria fresca. Una scena troppo idilliaca per poter durare. Rientro in casa e succedono tre cose ,nel seguente ordine: -il frigo smette di funzionare definitivamente -suor Nicole mi avvisa che per il safari ci tocca rimandare al 8 gennaio

29 dicembre – Il cammello e la cruna

Ribaltamento di prospettiva. Se ieri mi lamentavo di non aver quasi avuto nulla da scrivere per un giorno intero, oggi mi lamento per non aver avuto ancora il tempo di farlo. Usare l'ordine cronologico mi aiuta a non dimenticare gli eventi. Punto primo, messa di padre Alois. Non posso pronunciarmi oltre, sarebbe

20 dicembre – Marza

Come previsto mi sveglio mentre il treno "sfreccia" in mezzo alla savana. Il Gilet Cumse mi ha fatto da federa per il “pulitissimo” cuscino del vagone letto! Ho fatto un SOGNO bizzarro, un temporale continuava a scuotere degli abeti contro i muri di casa: l'effetto di viaggiare in una cuccetta sotto lo

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